“Per quanto l’università ci dia delle basi teoriche, è fondamentale mettersi alla prova e fare qualcosa di più. Non bisogna aver paura di uscire dalla nostra comfort zone, perché questo ci permetterà di presentarci più preparati al mondo del lavoro e costituirà un’importante occasione di arricchimento personale”
Queste sono le parole che più ci hanno colpito nel racconto di Gianandrea Gamba, 25enne padovano, studente di Scienze della Comunicazione nell’ateneo patavino. Un consiglio dato per esperienza personale: tre anni fa ha infatti deciso di entrare in UniFerpi e da un anno è diventato coordinatore territoriale per la sezione padovana dell’associazione. Tre anni fondamentali, sia per la sua carriera professionale, ma anche per la sua crescita personale, come ci ha raccontato in questa intervista.
J: Gianandrea, ci racconti cos’è UniFerpi e di cosa vi occupate?
G: UniFerpi è un’associazione no-profit studentesca legata a Ferpi. Ferpi è la Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, di cui fanno parte i più grandi professionisti della comunicazione italiana.
L’obiettivo di UniFerpi è quello di creare un ponte tra il mondo professionale e quello universitario, attraverso un continuo scambio reciproco di esperienze tra i membri di Ferpi e gli studenti di UniFerpi.
Per questo, organizziamo diversi eventi in cui gli studenti hanno la possibilità di incontrare, discutere e lavorare con esperti della comunicazione delle più grandi aziende italiane o internazionali.
Inoltre, seguiamo altri progetti, come per esempio Be Comics, un festival sui fumetti che si è tenuto a Padova l’anno scorso ed altri eventi in Veneto in collaborazione con Ferpi.

●J: Quando è nata UniFerpi e come siete organizzati nel territorio?
G: L’associazione UniFerpi è nata in Italia circa una quindicina di anni: a Padova è presente da dieci anni. Siamo divisi in delegazioni territoriali, di cui le più numerose sono quelle di Padova, Gorizia, Milano e Roma. Al momento lavoriamo principalmente a livello locale e saltuariamente ci sono alcune occasioni di collaborare per la realizzazione di un progetto comune.
Il nostro obiettivo è quello di far evolvere UniFerpi, facendola diventare più aperta e solida a livello nazionale. La nostra idea è quindi quella di creare un’associazione unica, in modo da inglobare gli studenti iscritti a tutte le Università d’Italia, anche quelli che al momento sono in un numero esiguo e che quindi non riescono a formare una vera e propria associazione nella loro città.

●J: Chi può entrare e come può farlo?
G: L’accesso a UniFerpi è consigliato per gli studenti di comunicazione, economia, marketing e relazioni pubbliche. Tuttavia è possibile fare richiesta anche se si proviene da altre facoltà; solitamente in questi casi facciamo una sorta di valutazione per controllare i requisiti.
Il periodo migliore per richiedere di entrare a far parte di UniFerpi è settembre/ottobre, in quanto l’organizzazione di gran parte dei nostri progetti parte in questo periodo quindi è più semplice inserire i nuovi entrati ed accompagnarli durante il loro primo anno. E’ possibile fare richiesta anche durante il resto dell’anno, ma per motivi di semplicità il mio consiglio è di fare domanda di iscrizione durante il periodo indicato.

●J: Perché consiglieresti agli studenti di entrare in UniFerpi?
G: Al giorno d’oggi quasi tutti i mestieri richiedono una buona capacità di comunicazione, di sapersi relazionare con le persone che ci stanno intorno. Quindi, per quanto l’Università ci dia delle basi teoriche, da sola non basta se si vuole arrivare un minimo preparati al mondo che ci aspetta dopo gli studi. E’ quindi fondamentale mettersi alla prova e fare qualcosa di più. Che sia all’interno della nostra associazione o in altre, non bisogna aver paura di uscire dalla nostra comfort zone! Questo ci permetterà di presentarci più preparati al mondo del lavoro e costituirà un’importante occasione di arricchimento personale.
Per come è strutturata UniFerpi, permette di partire da zero ed arrivare a sviluppare delle capacità, portando ad una graduale crescita dei membri, circondati comunque da loro coetanei. Tutti noi siamo partiti da zero, quindi non bisogna scoraggiarsi pensando di non avere le conoscenze o le capacità per entrare a far parte della nostra associazione.
In questi tre anni all’interno di UniFerpi ho avuto la possibilità di incontrare e lavorare con tantissimi esperti del settore (Sisal, Eni, Coca Cola ecc.) che, nonostante tantissimi anni di esperienza, ogni giorno continuano ad imparare, perché il nostro è un mestiere in continua evoluzione, per cui è fondamentale non smettere di studiare e di mettersi in gioco.
In particolare, per uno studente di relazioni pubbliche o comunicazione, imparare fin dagli anni universitari a comunicare in modo efficace è fondamentale. Non tutti sanno o sono in grado di farlo, per cui entrare in un’associazione come la nostra dà la possibilità di fare delle esperienze pratiche, aiuta a capire se ti piace questo mondo o quale indirizzo specifico intraprendere dopo aver concluso il percorso universitario.

●J: Quali sono i progetti principali che seguite?
G: Un evento che organizziamo ogni anno è IVP-In viaggio verso la professione, in collaborazione con l’Università di Padova. E’ un workshop riconosciuto dall’Università di Padova che dà agli studenti partecipanti crediti formativi. Viene organizzato ogni anno per gli studenti della triennale di Comunicazione e per gli studenti della magistrale di Strategia Della Comunicazione.
Durante questo evento diamo la possibilità agli studenti di partecipare prima a delle lezioni di circa 3/4 ore con dei professionisti di spicco della comunicazione italiana e poi di prendere parte a dei progetti reali in cui mettere in pratica quello che si è studiato.
Per esempio, l’anno scorso i partecipanti si sono cimentati nella progettazione di una campagna pubblicitaria per Coca Cola, mettendosi quindi alla prova con qualcosa di veramente stimolante.

Un altro progetto che seguiamo è InspiringPR (se volete saperne di più visitate la pagina: http://www.inspiringpr.it/) il Festival delle Relazioni Pubbliche Italiano: è un evento organizzato da Ferpi che quest’anno giunge alla quarta edizione e che solitamente si svolge durante il mese di Maggio. L’evento si tiene a Venezia, nella Scuola Grande di San Giovanni Evangelista e di solito noi ci occupiamo di tutta la parte di comunicazione, soprattutto digital (in foto il team Facebook di UniFerpi a InspiringPR). Ogni anno viene scelto un tema diverso e sono presenti circa 10/15 ospiti che intervengono riguardo al tema presentato.

Questi sono i due principali eventi che seguiamo, poi ce ne sono altri che variano di anno in anno.

●J: Che aspettative avevi quando hai deciso di entrare in UniFerpi e quanto la realtà si è discostata?
G: Sono entrato per caso, grazie ad un amico che faceva già parte dell’associazione. Un giorno mi ha invitato ad accompagnarlo ad una cena che avevano organizzato ed è stata una serata piacevole. Mi sono trovato fin da subito molto bene, poiché erano tutti molto amichevoli e aperti e quindi ho deciso di entrare. In realtà all’inizio non avevo bene le idee chiare, perché non avevo mai fatto nulla del genere. Dopo, con gli anni, è diventato quasi un lavoro: ogni giorno ci dedico delle ore, anche perché, oltre ad essere coordinatore territoriale, ho diversi ruoli a livello nazionale in cui sto dando il mio contributo al rinnovamento dell’associazione.
Non mi lamento assolutamente di questo però, perché sono molto soddisfatto del mio operato, in quanto vedo che viene apprezzato, anche dei professionisti con cui ho avuto al fortuna di confrontarmi. Tutto l’impegno che ci sto mettendo viene ripagato ogni giorno a pieno.
Inoltre la comunicazione è in continuo cambiamento, quindi bisogna continuamente tenersi aggiornati, informarsi, studiare e mettersi alla prova.

●J: Cosa ti ha dato a livello personale entrare in questa associazione?
G: A livello personale entrare in UniFerpi mi ha aiutato molto, perché mi ha fatto scoprire il mondo che affronterò dopo aver concluso gli studi, ma allo stesso tempo mi aiutato a vivere meglio l’università. Ho avuto la possibilità di mettere in pratica le nozioni teoriche e mettermi alla prova sugli argomenti studiati sui libri. Inoltre mi ha permesso di conoscere tantissime persone che altrimenti non avrei mai conosciuto, sia ragazzi miei coetanei, sia molti professionisti. Molti di questi ultimi si sono dimostrati molto disponibili ad aiutarmi e hanno poi collaborato in diversi eventi che abbiamo organizzato.