Quali sono le parole migliori per iniziare a descrivere UniZEB se non quelle usate da un suo membro: “un sogno che si può realizzare senza confini”.

Così Matteo Figura, studente fuorisede nella facoltà di Economia e Management a Padova, ha iniziato il suo racconto, trasmettendomi tutta la sua carica e il suo entusiasmo.

Per lui tutto è iniziato il terzo anno di Università, con la ricerca di uno stage per concludere il percorso in Economia. Cercava qualcosa in cui avrebbe avuto la possibilità di mettersi alla prova in un progetto reale e, tra tutte le realtà universitarie presenti a Padova, a colpirlo di più è stata UniZEB.

Concluso il tirocinio in un’azienda, durante il primo anno di magistrale ha deciso quindi di entrare nell’associazione dove è riuscito nel suo obiettivo, diventando anche Team Leader.

 

 

  • J: Matteo, raccontami chi siete e di cosa vi occupate?
  • M: UniZEB è un laboratorio di edilizia sostenibile composto da un team di 80 studenti e professori volontari dell’Università degli Studi di Padova e lavoriamo nel campo delle Zeb Energy Building, cioè delle case ecosostenibili. Siamo un gruppo molto eterogeneo, formato da ingegneri che progettano e realizzano la casa, da psicologi, da studenti di economia che valutano la fattibilità del progetto e ricercano gli sponsor, da studenti di comunicazione che valutano come il progetto deve essere comunicato e quali sono gli ideali fondamentali da trasmettere, urbanisti che si occupano di analizzare le normative, forestali, ambientali, ecc.

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I nostri obiettivi sono quelli di costruire un edificio energeticamente autonomo, dotato di un alto livello di comfort, collaborando con le aziende del settore e quindi sperimentando tecnologie innovative. Questo permette di stimolare gli studenti a mettersi in gioco nello scoprire le potenzialità della ricerca scientifica e inoltre di sensibilizzare l’opinione pubblica alle possibilità del rinnovabile e all’utilizzo consapevole dell’energia.

  • J: Quando e come è nata UniZEB?
  • M: Tutto è iniziato nel 2014 quando i fondatori del gruppo, degli studenti di Ingegneria Edile-Architettura di Padova, hanno scoperto una competizione internazionale di case ecosostenibili chiamata Solar Decathlon e hanno deciso di prendervi parte. L’evento raccoglie ogni anno Università da tutto il mondo e prevede la progettazione e la realizzazione di una casa completamente ecosostenibile. L’impresa era molto ardua ma gli studenti erano molto motivati e in breve tempo hanno raccolto anche il consenso di diversi professori che hanno deciso di seguirli nel progetto. Nel 2015, dalla volontà degli studenti di unirsi in un team, è nato Zeb Lab il laboratorio Zero Energy Building dell’Università degli Studi di Padova. Per una serie di ragioni organizzative non sono riusciti a partecipare alla Solar Decathlon di quell’anno, ma il progetto era molto promettente e nel frattempo altri studenti si erano uniti al gruppo. Così hanno deciso di non smettere di lavorare ed hanno creato UniZEB così come lo conosciamo noi ora, con l’obiettivo di avere un mezzo per sviluppare soluzioni sempre più innovative e all’avanguardia grazie a sperimentazioni su una struttura reale.

 

  • J: Chi può entrare nella vostra associazione e qual è il periodo migliore per farlo?
  • M: Il recruitment viene effettuato proprio durante questo periodo dell’anno, ad inizio ottobre, poiché abbiamo un’idea abbastanza precisa di quante persone siano necessarie. Se poi c’è uno studente particolarmente motivato, voglioso di mettersi alla prova e di entrare, la nostra associazione è sempre aperta. Possono fare richiesta studenti provenienti da tutti i corsi di laurea ma in generale privilegiamo quelli con qualche anno di Università alle spalle e che abbiano fatto un percorso di studi affine ad uno dei 13 gruppi di cui siamo composti, per citarne alcuni: architettonico, urbanistico ed economico. (La lista completa è disponibile sul sito http://unizeb.dii.unipd.it/ )

 

  • J: Perché consiglieresti a qualcuno di entrare in UniZEB?
  • M: Io penso che UniZEB sia il collante perfetto tra Università, formazione personale e mondo del lavoro. Quando studiamo infatti tendiamo ad apprendere le cose solo in modo teorico, mentre quando inizieremo a lavorare ci verrà richiesto di mettere in pratica tutte le nostre conoscenze: UniZEB è il passaggio perfetto, poiché è fatto “su misura” per gli studenti. Settimanalmente infatti non c’è un carico di lavoro troppo grande, in modo da conciliare Università, lavoro e tempo libero. Inoltre, proprio perché non vogliamo che rappresenti un peso per i nostri associati, vicino agli esami ci si può concentrare tranquillamente sullo studio. Una volta dentro, i membri del nostro team hanno la possibilità di ampliare le proprie prospettive e di mettersi in gioco per realizzare i propri progetti, acquisendo anche tutte quelle soft skills che ormai sono fondamentali nel mondo lavorativo.

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  • J: Matteo, raccontaci qualche dettaglio sulla casa che state progettando.
  • M: La casa che stiamo realizzando è solo un mezzo per realizzare quello che è in realtà il nostro obiettivo principale, ovvero quello di essere attivi nell’innovazione, applicazione e ricerca delle Zeb Energy Building. Quindi, anche se al momento abbiamo il nostro piano di progetto e sappiamo dove vogliamo arrivare, potenzialmente è un progetto senza limiti. L’aspetto più innovativo della nostra realtà infatti non è la casa completamente ecosostenibile, perché comunque non siamo i primi ad averla realizzata, ma la possibilità per le aziende di entrare in un network di studenti e professori specializzati e di avere a disposizione una casa monitorata continuamente. Costruire edifici ecosostenibili comunque non è più solo questione etica, ma è un obbligo imposto dalla direttiva europea EPBD (Energy Performance of Buildings Directive), che regolamenta l’efficienza energetica dei nuovi edifici. A partire dal 31 dicembre 2018 tutti i nuovi edifici occupati da enti pubblici dovranno essere realizzati in ottica UniZEB e, a partire dal 31 dicembre 2020, questa legge verrà estesa anche a tutti i nuovi edifici privati. Noi offriamo alle aziende che collaborano con noi di entrare nel nostro network, che gli permette di essere aggiornati e di lavorare con un team molto preparato nel settore e quindi anche di ridurre i costi per adeguarsi ai nuovi standard imposti.

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  • J: Quali aspettative avevi quando sei entrato e quanto la realtà si è discostata?
  • M: Entrare a far parte di questa associazione mi ha fatto crescere e maturare e mi ha permesso di fare esperienze a cui altrimenti non avrei mai preso parte. Dal momento che ci occupiamo della costruzione di una casa tutto deve essere perfetto, non c’è margine di errore. Per questo i professori dentro UniZEB hanno un ruolo importante, sono circa una ventina, con una funzione di supporto e di controllo delle attività: ci aiutano se ci capita di affrontare argomenti non trattati e per controllare il procedere delle attività. Per questo UniZEB mi ha permesso di entrare in contatto, oltre che con tanti professionisti del settore, anche con diversi professori. In particolare, avere modo di relazionarsi con i responsabili delle aziende con cui collaboriamo è un’opportunità fondamentale. Per uno studente che si è appena laureato in cerca di un’occupazione è molto difficile riuscire a dimostrare le proprie capacità e potenzialità tramite un curriculum. Se questo studente è abbastanza bravo e talentuoso dentro UniZEB invece ha la possibilità di mettersi alla prova e di dimostrare cosa è in grado di fare direttamente alle aziende con cui collaboriamo.

 

  • J: A livello personale cosa ti ha dato entrare in UniZEB?
  • M: Dal momento che la nostra associazione è costituita da 80 studenti provenienti da aree diverse, una delle cose che mi ha stupito fin dall’inizio è osservare come una stessa cosa può essere vista da diversi punti di vista. Di conseguenza, ogni problema può essere interpretato e risolto in diversi modi a seconda di chi lo giudica: UniZEB poi riesce a creare un collante perfetto tra tutte queste visioni differenti ed è questo uno dei valori aggiunti della nostra associazione. Inoltre, a differenza di molte aziende dove se si lavora non sempre i risultati vengono riconosciuti, dentro UniZEB invece tutti gli sforzi personali dei membri vengono sempre riconosciuti. Si ha la possibilità di mettersi in gioco a 360°, quindi non solo nel nostro piccolo dove arrivano le nostre competenze, ma anche cercare di mettersi alla prova in nuovi ambiti, sempre lavorando assieme a nostri coetanei. Gli studenti dentro UniZEB “non devono solo trovare soluzioni, ma anche trovare problemi”: appena sono entrato ho avuto la possibilità di esprimere la mia idea, ragionando criticamente, ed essere considerato alla pari degli altri membri (a differenza delle aziende).